INAUGURAZIONE MONUMENTO VITTIME DEL TERREMOTO - Villa Sant'Angelo (AQ)
DOMENICA 10 GENNAIO 2009, GLI ALPINI DI LETTOMANOPPELLO HANNO CONSEGNATO UN MONUMENTO AL COMUNE DI VILLA SANT’ANGELO (AQ), IN RICORDO DELLE 17 VITTIME DEL SISMA.
Una cerimonia toccante quella tanutasi a Villa Sant’ Angelo, in provincia dell’Aquila, alla presenza del Prefetto Dott. Franco Gabrielli e del Sindaco del Comune aquilano Pierluigi Biondi.
Sin dai giorni immediatamente successivi al sisma il Gruppo Alpini di Lettomanoppello si è attivato per una raccolta fondi a favore dei terremotati aquilani.
Parte dei soldi sono confluiti all’ Associazione Nazionale Alpini per la costruzione del Villaggio di Fossa.
Una piccola parte è servita per la realizzazione di un monumento alle 17 vittime di Villa Sant’Angelo.
Il monumento, opera dell’artista locale Pasquale Liberatore, realizzato con la pietra bianca della nostra Majella, è stato posto nel villaggio m.a.p. (moduli abitativi provvisori) del comune aquilano.
E’ difficile spiegare la commozione e al contempo la felicità che ha pervaso i cuori di noi Alpini Lettesi, nel vedere il grazie sincero della popolazione locale.
Alpinità è anche questo: continuare ad adoperarsi per i vivi, non dimenticando mai i nostri morti.
IL VIDEO DAL SITO DEL COMUNE DI VILLA SANT' ANGELO
IL VIDEO DELL' EDIZIONE DELLE ORE 13 DEL TG5
(passaggio dal minuto 17:30)
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IL VIDEO DEL TGR ABRUZZO
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LA GALLERIA FOTOGRAFICA DELL' EVENTO:
Una cerimonia toccante quella tanutasi a Villa Sant’ Angelo, in provincia dell’Aquila, alla presenza del Prefetto Dott. Franco Gabrielli e del Sindaco del Comune aquilano Pierluigi Biondi.
Sin dai giorni immediatamente successivi al sisma il Gruppo Alpini di Lettomanoppello si è attivato per una raccolta fondi a favore dei terremotati aquilani.
Parte dei soldi sono confluiti all’ Associazione Nazionale Alpini per la costruzione del Villaggio di Fossa.
Una piccola parte è servita per la realizzazione di un monumento alle 17 vittime di Villa Sant’Angelo.
Il monumento, opera dell’artista locale Pasquale Liberatore, realizzato con la pietra bianca della nostra Majella, è stato posto nel villaggio m.a.p. (moduli abitativi provvisori) del comune aquilano.
E’ difficile spiegare la commozione e al contempo la felicità che ha pervaso i cuori di noi Alpini Lettesi, nel vedere il grazie sincero della popolazione locale.
Alpinità è anche questo: continuare ad adoperarsi per i vivi, non dimenticando mai i nostri morti.
IL VIDEO DAL SITO DEL COMUNE DI VILLA SANT' ANGELO
IL VIDEO DELL' EDIZIONE DELLE ORE 13 DEL TG5
(passaggio dal minuto 17:30)
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LA GALLERIA FOTOGRAFICA DELL' EVENTO:
80° fondazione Sezione Abruzzi
Il Gruppo Alpini di Lettomanoppello era presente con il proprio gagliardetto!
IL GLORIOSO BTG L'AQUILA
CENNI STORICI DEL 9° REGGIMENTO ALPINI E DEL BATTAGLIONE L’AQUILA . a.Origini ed evoluzioni ordinative Con Regio decreto del dicembre 1920 confermato successivamente con i decreti del dell’aprile dello stesso anno e di gennaio 1923 si costituì il 9° Reggimento Alpini.
Per effetto del dispaccio n.1500 del 13 aprile 1935, si costituì il Battaglione Alpini L’Aquila (erede del Battaglione Monte Berico), destinato a far parte del 9° reggimento Alpini della Divisione Julia, con il quale operò fino al suo scioglimento di settembre 1943. Nel 1944, entrò a far parte del Corpo Italiano di Liberazione, impiegando gli Alpini che avevano militato nelle formazioni partigiane del Gran Sasso, formando il Battaglione Alpini Abruzzi, che cambiando nominativo in “L’Aquila”, comprendeva le compagnie 93-108-143-119.
Nel 1946 il Battaglione costituito da abruzzesi, entrò a far parte del ricostituito 8° reggimento Alpini con sede prima in EDOLO e successivamente a TARVISIO , ove rimase fino al 1975. 1l 1° settembre 1975 è trasferito a L’Aquila. Il 4 settembre 1991, a seguito della ristrutturazione dell’Esercito, è trasformato in Reggimento Alpini “L’Aquila”. Il 23 novembre 1992 il Reggimento assunse l’attuale denominazione. Il 13 settembre 1996 a seguito dello scioglimento del Battaglione add.reclute “VICENZA”, il 9° Reggimento rientra in possesso della propria Bandiera di Guerra ceduta al “VICENZA” nel 1976.
b. campagne di guerra nella seconda guerra mondiale Fronte Greco- Albanese; 1940 in due mesi il Battaglione “L’Aquila” sosteneva oltre trenta combattimenti. Leggendaria la battaglia sostenuta per la difesa della Sella di Sant’Attsanasio, a Murazzani e a Ponte di Perati. Gli alpini assottigliati nel numero e stanchi dei disagi e delle fatiche conservarono il loro valore contrastando eroicamente i greci. Il Battaglione Alpini “L’Aquila” perdeva 26 Ufficiali e circa 700 Alpini fra caduti,congelati e feriti. Fronte Russo; Il 16 agosto del 1942, il Battaglione L’Aquila” partì per la Russia con 52 Ufficiali,52 Sottufficiali, 1752 Alpini e 35 automezzi. Memorabile il comportamento degli Abruzzesi nello scontro di SELENY-YAR, ove le forze preponderanti nemiche veniva battuto. Il 22 dicembre 1942 il Battaglione scrisse la più bella pagina del libro dell’eroismo. Un Natale di sangue e di dolore ampiamente descritto dall’indimenticabile Beppe PRISCO, sottotenente al comando di un plotone di abruzzesi, nelle bellissima poesia “NATALE 42”. Al ritorno in Patria, il Battaglione Alpini “L’Aquila” contava 3 Ufficiali e Sottufficiali e 159 Alpini.
Guerra di Liberazione; nel 1944, con gli elementi dei Battaglioni “L’Aquila” e “Val Pesca- ra” si costituì il Battaglione “Abruzzi” divenuto subito dopo “L’Aquila”. Il Battaglione, facente parte del Gruppo da Combattimento Legnano, aprì la strada alla liberazione della città di Bologna e piegò la resistenza tedesca occupando diversi centri abitati, raggiungendo BRESCIA e BERGAMO. Con le sue compagnie, liberò SPLUGA,TIRANO,BORMIO. STELVIO,PAVIA,ALESSANDRIA,ASTI e infine TORINO, il 2 maggio 1945. Nella Campagna di Liberazione al Battaglione costò 30 morti e 175 feriti. Un contributo di valore e di sangue degno degli abruzzesi. Dopo la Guerra, il Reggimento e il Battaglione hanno preso parte attiva a diverse operazioni in Territorio nazionale (soccorsi ai terremotati del Friuli, della Campania-Basilicata, dell’Umbria e Marche, Molise); in operazioni fuori area (Bosnia, Albania,Mozambico, Kosovo, Afghanista etc). Ovunque, i nostri alpini hanno dimostrato il loro valore, ricevendo apprezzamenti dalle massime Autorità Nazionali e Internazionali. Il 9° Reggimento Alpini e il Battaglione “ L’Aquila”, continuano a scrivere bellissime pagine di storia, onorando la gloriosa Bandiera di Guerra decorata con: due Medaglie d'Oro al Valor Militare (1940 - 1941), (1943);una Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito; quattro Medaglie d'Argento al Valor Militare, una Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito; una Medaglia di Cavaliere di Savoia; una Medaglia Cavaliere Dell'Esercito dell'Ordine Militare d'Italia.
Per effetto del dispaccio n.1500 del 13 aprile 1935, si costituì il Battaglione Alpini L’Aquila (erede del Battaglione Monte Berico), destinato a far parte del 9° reggimento Alpini della Divisione Julia, con il quale operò fino al suo scioglimento di settembre 1943. Nel 1944, entrò a far parte del Corpo Italiano di Liberazione, impiegando gli Alpini che avevano militato nelle formazioni partigiane del Gran Sasso, formando il Battaglione Alpini Abruzzi, che cambiando nominativo in “L’Aquila”, comprendeva le compagnie 93-108-143-119.
Nel 1946 il Battaglione costituito da abruzzesi, entrò a far parte del ricostituito 8° reggimento Alpini con sede prima in EDOLO e successivamente a TARVISIO , ove rimase fino al 1975. 1l 1° settembre 1975 è trasferito a L’Aquila. Il 4 settembre 1991, a seguito della ristrutturazione dell’Esercito, è trasformato in Reggimento Alpini “L’Aquila”. Il 23 novembre 1992 il Reggimento assunse l’attuale denominazione. Il 13 settembre 1996 a seguito dello scioglimento del Battaglione add.reclute “VICENZA”, il 9° Reggimento rientra in possesso della propria Bandiera di Guerra ceduta al “VICENZA” nel 1976.
b. campagne di guerra nella seconda guerra mondiale Fronte Greco- Albanese; 1940 in due mesi il Battaglione “L’Aquila” sosteneva oltre trenta combattimenti. Leggendaria la battaglia sostenuta per la difesa della Sella di Sant’Attsanasio, a Murazzani e a Ponte di Perati. Gli alpini assottigliati nel numero e stanchi dei disagi e delle fatiche conservarono il loro valore contrastando eroicamente i greci. Il Battaglione Alpini “L’Aquila” perdeva 26 Ufficiali e circa 700 Alpini fra caduti,congelati e feriti. Fronte Russo; Il 16 agosto del 1942, il Battaglione L’Aquila” partì per la Russia con 52 Ufficiali,52 Sottufficiali, 1752 Alpini e 35 automezzi. Memorabile il comportamento degli Abruzzesi nello scontro di SELENY-YAR, ove le forze preponderanti nemiche veniva battuto. Il 22 dicembre 1942 il Battaglione scrisse la più bella pagina del libro dell’eroismo. Un Natale di sangue e di dolore ampiamente descritto dall’indimenticabile Beppe PRISCO, sottotenente al comando di un plotone di abruzzesi, nelle bellissima poesia “NATALE 42”. Al ritorno in Patria, il Battaglione Alpini “L’Aquila” contava 3 Ufficiali e Sottufficiali e 159 Alpini.
Guerra di Liberazione; nel 1944, con gli elementi dei Battaglioni “L’Aquila” e “Val Pesca- ra” si costituì il Battaglione “Abruzzi” divenuto subito dopo “L’Aquila”. Il Battaglione, facente parte del Gruppo da Combattimento Legnano, aprì la strada alla liberazione della città di Bologna e piegò la resistenza tedesca occupando diversi centri abitati, raggiungendo BRESCIA e BERGAMO. Con le sue compagnie, liberò SPLUGA,TIRANO,BORMIO. STELVIO,PAVIA,ALESSANDRIA,ASTI e infine TORINO, il 2 maggio 1945. Nella Campagna di Liberazione al Battaglione costò 30 morti e 175 feriti. Un contributo di valore e di sangue degno degli abruzzesi. Dopo la Guerra, il Reggimento e il Battaglione hanno preso parte attiva a diverse operazioni in Territorio nazionale (soccorsi ai terremotati del Friuli, della Campania-Basilicata, dell’Umbria e Marche, Molise); in operazioni fuori area (Bosnia, Albania,Mozambico, Kosovo, Afghanista etc). Ovunque, i nostri alpini hanno dimostrato il loro valore, ricevendo apprezzamenti dalle massime Autorità Nazionali e Internazionali. Il 9° Reggimento Alpini e il Battaglione “ L’Aquila”, continuano a scrivere bellissime pagine di storia, onorando la gloriosa Bandiera di Guerra decorata con: due Medaglie d'Oro al Valor Militare (1940 - 1941), (1943);una Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito; quattro Medaglie d'Argento al Valor Militare, una Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito; una Medaglia di Cavaliere di Savoia; una Medaglia Cavaliere Dell'Esercito dell'Ordine Militare d'Italia.
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